I FILTRI GREENVAVE-SOLS

I filtri Greenwave-SOLS rimuovono la dirty
electricity dal circuito elettrico delle abitazioni e
degli altri edifici.
L’elettricità sporca “Dirty Electricity” è causata da picchi irregolari e continui
accumuli di sovratensioni di energia elettrica, che viaggiano lungo le linee
elettriche e di cablaggio dell’edificio, dove ci dovrebbe essere solo corrente
alternata standard (CA).

Questo tipo di inquinamento elettrico è anche conosciuto come rumore
elettrico, disturbo sulla rete elettrica domestica e di alimentazione ed EMI
(interferenze elettromagnetiche) sulla linea elettrica. La dirty electricity è
generata dalle apparecchiature elettroniche moderne, dai computer, dagli
elettrodomestici, dalle lampade a risparmio energetico e da altri dispositivi
che funzionano con l’elettricità. Perché? Perché molti di questi dispositivi non
utilizzano più la corrente elettrica così “come è”, ma per funzionare, devono in
un modo o nell’altro cambiarla o “manipolarla”.
Per esempio, oggi, molti dispositivi elettrici, per operare, devono convertire la
corrente elettrica alternata standard, 50/60-Hertz, in altre forme di energia
elettrica, quali la corrente continua (CC) a bassa tensione o la corrente
alternata ad alta frequenza. Inoltre molti dispositivi traggono energia dalla
rete in modo intermittente invece che continuo, interrompendo (off) e
riaprendo (on) il flusso di potenza ripetutamente, fino ad un migliaio di volte
per secondo. Questi processi interrompono il flusso regolare di energia
elettrica CA standard, creando armoniche e picchi di onde erratiche di
energia elettrica conosciute anche come transienti di tensione.
Una volta creata, questa “elettricità sporca” inutilizzabile, si diffonde in tutto
l’edificio e anche ad altri edifici attraverso le linee di alimentazione e di
cablaggio; mentre viaggia, potrebbe diffondere, negli ambienti in cui viviamo,
studiamo, lavoriamo e altro, campi elettromagnetici potenzialmente dannosi
(EMF). La dirty electricity può interferire con il funzionamento ottimale degli
elettrodomestici e delle apparecchiature elettroniche e, ancora più
importante, con i processi elettrici naturali all’interno del corpo umano.
I filtri Greenwave SOLS utilizzano la più aggiornata tecnologia di filtraggio
delle interferenze elettromagnetiche (EMI), per ridurre in maniera significativa
le armoniche e i transienti di tensione della rete elettrica domestica. É un
modo diretto, efficace e pratico per contrastare questo particolare tipo di

inquinamento elettrico. Minore è la dirty electricity che scorre lungo i cavi
della costruzione, minore sarà la quantità che si diffonderà nel vostro
ambiente. I filtri si collegano direttamente nelle prese elettriche e nelle multi
prese. Mandano letteralmente “in corto” gli sbalzi erratici / picchi di energia
elettrica (cioè dirty electricity), consentendo nel contempo alla corrente CA
standard di 50/60-Hertz di passare senza ostacoli.

LA DIRTY ELETTRICITY

La Dirty Elettricity

Leggi tuttoQuesti impulsi ad alta frequenza (HFVT) si verificano ovunque nei fili elettrici, sia all’interno che all’esterno degli edifici e sono generati dalle interruzioni del flusso di corrente dagli scambi della corrente alternata in continua e viceversa; in pratica, dai cavi elettrici della linea domestica si irradiano impulsi elettrici ad alta frequenza che possono non essere presenti nella normali onde sinusoidali della corrente. La dirty electricity cavalca letteralmente l’onda sinusoidale della corrente alternata domestica a 60 Hz e genera impulsi elettrici che hanno frequenze comprese tra 2-100 KHz (2-100.00Hz).

E’ molto probabile che questa forma di elettrosmog sia sempre stata presente, sin dagli esordi dell’elettrificazione ambientale e che la sua aggressività si sia amplificata con l’aumento massivo dell’utilizzo di tecnologie elettriche ed elettroniche.

Gran parte delle elettroniche moderne garantiscono virtualmente la creazione di alti livelli di dirty electricity, dal momento che la maggior parte di esse usano commutatori elettrici e molti dispositivi elettrici sono stati specificatamente disegnati per operare interrompendo il flusso elettrico:

  • Variatori di luminosità: interrompono la corrente 120 volte al secondo.
  • Lampade alogene.
  • Trasformatori elettrici.
  • Lampade a basso consumo: esse generano inoltre frequenze radio e contengono mercurio tossico e che interrompono la corrente fino a 20.000 volte al secondo.
  • Router wireless.
  • Computer.
  • Fotocopiatrici.
  • Lettini abbronzanti.
  • Ogni impianto fotovoltaico residenziale o commerciale genera livelli elevati di dirty electricity.
  • I livelli più alti di dirty electricity si riscontrano vicino ai ripetitori cellulari.

Gli impulsi, attraverso il fenomeno dell’induzione elettromagnetica vanno ad investire gli abitanti di un determinatospazio abitativo, sia esso domestico che lavorativo. La dirty electricity ambientale si accoppia capacitivamente con il corpo umano e induce correnti elettriche nel corpo grazie ad un trasferimento d’energia elettrica tramite induzione elettrostatica. È intuitivo comprendere che l’elettrificazione costante di un sistema biologico non sia una situazione ottimale per la salute di quest’ultimo.

L’esposizione ai Campi Elettro-Magnetici artificiali (CEM) rappresenta un’aggressione subdola, in quanto incolore, inodore e silenziosa, ma è ormai un dato conclamato, che, oltre ai danni provocati dall’esposizione ai radicali liberi prodotti dalla ionizzazione ambientale dell’aria, un tessuto elettrificato venga sottoposto a fenomeni di ossidazione e acidificazione interna. A fronte di questa aggressione, il corpo mette in atto le sue difese e quando i nostri meccanismi di allarme si attivano in continuazione, si assiste ad un sovraccarico funzionale, cioè al danno da stress (sindrome da stress cronico) e uno stress cronico produce inevitabilmente acidosi. Lo stress patogeno generato da una qualità energetica ambientale scadente è stato riconosciuto ormai da molti anni anche dall’OMS che parla chiaramente di Sick Building Syndrome (Lett: Sindrome dell’edificio malato).

Vi riporto a riguardo, uno stralcio di un articolo pubblicato nella rivista “New Scientist” il 27 maggio 1976:

“L’interessante nozione secondo cui campi elettrici deboli possono condizionare il comportamento animale è corroborata da uno studio di due biologi del Brain Reasearch Institute di Los Angeles. Resta un mistero quali siano i precisi meccanismi che causano questi effetti. I campi elettromagnetici sono troppo bassi per innescare potenziali elettrici nelle sinapsi delle cellule nervose ma sta aumentando costantemente l’intolleranza biologica ai campi elettrici deboli e di bassa frequenza e ciò è dovuto al fatto che le loro fonti principali sono i cavi delle linee elettriche. Pertanto esistono grandi preoccupazioni sui possibili rischi per la salute”.

CEM artificiali e soprattutto la dirty electricity sono innegabilmente agenti di stress cronico esogeno e possono essere co-responsabili di molti dei disturbi che affliggono le popolazioni elettrificate. Il nostro sistema nervoso comunica attraverso segnali elettrici poco intensi e a bassa frequenza, perciò l’esposizione a interferenze elettromagnetiche non biocompatibili rappresenta un’aggressione anche per il nostro stato psico-emotivo e per la qualità del nostro riposo notturno.